Arte e tecnologia nel gioco delle forme

Roberta Olcese, Il Secolo XIX, Giugno 15, 2016

LE NUOVE generazioni di artisti ormai lavorano con le tecnologie più avanzate. E chiaro quindi che per analizzare le loro opere bisogna applicare nuovi criteri. Sembra arte astratta, ma lo è davvero 0 è una finta citazione? Il curatore Ivan Quaroni ha selezionato, ormai da qualche anno, un gruppo di giovani artisti che attraverso la pittura. la scultura e l'installazione lavorano secondo le linee estetiche dell'astrattismoe riscoprono la "produzione e fruizione delle immagini" senza contrapporle però all'arte figurativa. Le radici, secondo Quaroni, vanno ricercate nelle idee del Gruppo Zero e di Azimut. ma a prevalere poi fortunatamente è l'esperienza individuale.

Fino al 23 settembre la galleria ABC ARTE di via XX Settembre 11A la ospita la mostra "Principio d'indeterminazione. L'Astrazione dopo l'Astrazione". Sei artisti tra i 29 e i 37 anni, incluso Matteo Negri (nella foto una delle opere in mostra), il fortunato autore delle installazioni scultoree coni Lego che qualche anno fa hanno invaso le piazze del centro di Genova e Santa Margherita Ligure. espongono una trentina di lavori, prevalentemente quadri realizzati negli ultimi due anni.]naugurata ieri con l'accompagnamento della musica country di Charlie, al secolo Carlotta Risso, che ha presentato il suo nuovo album "Rings of memories", la mostra ospita le pitture ispirate alle forme della natura di Isabella Nazzarri, suo anche un murale sul soffitto. i lego di Negri. questa volta usati al contrario come pareti specchiate con i buchi, i dipinti che sembrano fatti a mano di Patrick Tabarelli, che usa software artigianali, e leopere di Viviana Valla,che lavora su carta e usa oggetti di riciclo, e di Giulio Zanet, che elabora sagome colorate che ognuno può riconoscere come crede.