"L’arte non offre possibilità alternative alla condizione umana, ma è al contrario la risultante di questa condizione"
- Michele Zaza
Michele Zaza (Molfetta, 1948) è una delle figure più originali dell’arte italiana contemporanea. Dopo gli studi all’Accademia di Belle Arti di Brera, nel corso degli anni Settanta elabora un linguaggio che unisce fotografia, performance e installazione, indagando la dimensione simbolica e spirituale dell’esistenza.
Invitato a Documenta 6 (1977) e Documenta 7 (1982) a Kassel, partecipa inoltre alla Biennale di Venezia (1980) con una sala personale, alla Biennale di Parigi (1975) e alla Biennale di San Paolo (1977). Nel 1980 presenta la mostra Neo-terrestre presso la Leo Castelli Gallery di New York e l’anno successivo espone al Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris.
Le sue opere fanno parte di importanti collezioni internazionali, tra cui la Fondation Emanuel Hoffmann (Basilea), il Hamburger Bahnhof – Museum für Gegenwart (Berlino), il Walker Art Center (Minneapolis), il Centre Pompidou (Parigi), la Staatsgalerie (Stoccarda) e il Kunsthaus (Zurigo).
Attraverso cicli come Cristologia, Universo estraneo e Cielo abitato, Zaza costruisce un “teatro metafisico” dove corpo e cosmo diventano un unico spazio poetico di contemplazione.