" La mia opera assume spesso una dimensione collettiva tanto nella realizzazione come nei risultati, incorporando una serie di linguaggi, tra cui l'immagine in movimento, la ceramica, il disegno e la performance. Questi elementi si combinano tra loro per creare oggetti e ambienti immersivi che evocano un dialogo giocoso e irriverente tra erotismo, tecniche artistiche, magia, genere, edonismo, eccesso. Mediante tali influenze, incrociate e contaminate, desidero stimolare la riflessione sulle dinamiche di potere, le politiche del sesso e le economie della produzione.  Col mio lavoro esploro le trasformazioni del valore d’uso degli oggetti e dei rituali attraverso la storia e nel mondo contemporaneo. Il cibo, inoltre, ricopre un ruolo centrale nella mia opera in quanto veicolo di scambio, disgusto e sensualità.  "