Ze Tepedino
"Fresta"
Curated by Domenico de Chirico
 
Ze Tepedino, grande sostenitore della poetica autoctona - espressione culturale unica e significativa volta a riflettere le tradizioni, le peculiarita, le credenze, le mitologie e le esperienze di un dato popolo - attraverso la sua pratica - autentica, volutamente priva di orpelli e fortemente identitaria - intende trasmettere un personalissimo e profondo senso di connessione con la terra e con la storia del suo paese natio. Invero, il suo lavoro inizia sovente con un'attenta osservazione di tutto cio che lo circonda: nelle sue esplorazioni quotidiane a Rio de Janeiro, si imbatte in materiali, spazi e situazioni prosaiche che vengono scelti per essere poeticamente rivisitati, riorganizzati o semplicemente portati alla luce. Muovendosi agilmente tra la calma della spiaggia e il caotico centro cittadino, ricombina i diversi elementi che trova col fine ultimo di cercare di trovare relazioni plausibili tra di loro. Cosi, attraverso semplici operazioni congeniali e mediante l'utilizzo di tecniche differenti, spaziando dal cucito all'assemblaggio e dalla pittura e alla scultura, Tepedino intende creare arrangiamenti, sempre nuovi e sorprendenti, che possano offrire una nuova percezione di tutto cio che pare conosciamo gia troppo bene. Mediante un processo di elaborazione segnatamente gestuale, nel tentativo di riorganizzare al meglio materiali, colori e forme, all'interno dello spazio in cui tutto avviene, e cercando, inoltre, di formalizzare idee variabili sull'eterogeneita di tempi e tradizioni, egli intende scandagliare infinite possibilita di vedere, leggere e vivere il mondo che ci circonda, finanche in tutto il suo potenziale semantico. Facendo fede al suo personalissimo credo, fulcro della sua ricerca artistica, secondo cui ogni volta che oggetti e materiali perdono la loro funzione pratica acquisiscono un valore poetico e trascinandosi, metaforicamente parlando, persino ai margini del mondo, Ze Tepedino, mentre raccoglie oggetti trovati casualmente, focalizza sensibilmente la sua attenzione su tutto cio che a prima vista non e visibile e che probabilmente e destinato a scomparire. Ed e cosi che sia selezionando volumi, forme e tonalita sia giocando fluidamente con la densita dei materiali, Tepedino, annullando persino la tensione che solitamente intercorre tra duro e morbido, geometria e organicita, urbano e natura, genera sapientemente nuovi e possibili significati, all'insegna di inediti orizzonti odeporici tutti ancora da esplorare. La sua stringente necessita di voler comprendere il mondo gli suggerisce di chiudere gli occhi - poiche il toccarsi delle ciglia costituisce quell'attimo, fugace eppur particolarmente significativo, in cui la realta si separa dalla fantasia e viceversa - cosi da poter vedere oltre ed immergersi nella poesia piu elegiaca. Ed e sulla base di tali presupposti che nasce "Fresta” - sostantivo portoghese il cui corrispettivo in italiano e fessura - questo nuovo capitolo espositivo eterogeneo, pensato ad hoc per entrambe le sedi espositive di ABC ARTE, caratterizzato da tagli precisi, fenditure attraverso cui si puo scorgere un paesaggio fantastico, fatto di colori che, assommandosi, si intersecano amabilmente con qualcosa che sa di infinitamente piu grande. Pertanto, viaggi vicini eppur lontani lo portano ad attraversare con curiosita sia le strade di un centro cittadino vivido e roboante sia l'immensita scintillante dell'orizzonte del mare, all'interno di un processo creativo che e quanto mai elastico e differenziato. Ed e solo cosi che il carioca Ze Tepedino, ancora una volta, socchiudendo gli occhi per non essere accecato dall'intensita brulicante del sole, si erge a testimone di questo tempo - del suo tempo – divenendo, cosi, una sorta di giovanissimo Erodoto contemporaneo. Pertanto, destreggiandosi tra rapporti di causa-effetto e possibili rovesci del destino, egli affina sempre piu la sua eccezionale capacita di fondere cronistoria, estetica filosofica, importanza del colore - qui espresso in tutta la sua purezza - e suprematismo delle forme con narrazioni peculiari, sentite e reali, cosi da raccontare storie altre che sanno, al tempo stesso, di nostalgia dei tempi lontani, di nutrite speranze ma anche delle piu laceranti lussazioni che, irrefrenabili, prostrano il nostro oggi. Questo sensibile attraversamento viene guidato da linee rette, tagli, cuciture, accostamenti e sovrapposizioni che puntano unanimemente all'astrazione e che ci trasportano inevitabilmente in una dimensione particolarmente indefinita, laddove forma e dimensione acquistano via via sempre piu autonomia cosi da generare il dispiegarsi di una nuova ricomposizione poetica della realta.