Opening Zoe Williams. Capital Vice: inaugurazione solo show a cura di Luca Bochicchio con contributo critico di Caterina Avataneo e la collaborazione di Paola Gargiulo

23 Settembre - 26 Novembre 2022 
Ingresso libero 23 Settembre 2022, from 18:30
OPENING
Zoe Williams. Capital Vice
  23 Settembre 2022
 
 
        a cura di Luca Bochicchio
     con il contributo critico di Caterina Avataneo
    e la collaborazione di Paola Gargiulo
 
 

Venerdi 23 Settembre ABC-ARTE inaugura dalle ore 18:30 la prima personale dell’artista londinese e riconosciuta internazionalmente Zoe Williams (Salisbury 1983).

 
Zoe Williams è arrivata ad Albisola all’inizio di giugno 2022 per trascorrere un periodo di residenza artistica di quasi tre mesi nella manifattura ceramica Studio Ernan Design, dove ha realizzato il corpus di lavori scultorei che costituiscono il cuore di Capital Vice.
 
La mostra, così come il periodo di residenza, è nata da una sinergia a più voci, tra la galleria ABC-ARTE (impegnata in una serie di progetti volti a stabilire rapporti duraturi con giovani artisti e curatori internazionali), Luca Bochicchio, direttore del MuDA e della Casa Museo Jorn di Albissola Marina (centro culturale internazionale che dal 2016 promuove mostre d’arte contemporanea basate su residenze e workshop in collaborazione con le manifatture ceramiche delle Albisole) e la Galleria Ciaccia Levi di Parigi, che rappresenta Zoe Williams e collabora a questa iniziativa. La residenza di Williams ad Albisola, promossa da ABC-ARTE e Ciaccia Levi, costituisce inoltre l’antefatto di un progetto espositivo a lungo termine che coinvolgerà i musei di Savona e di altre città europee nel 2023.
 
La pratica artistica di Zoe Williams si basa sulla costruzione di opere e installazioni immersive, che coinvolgono la percezione emotiva e sensoriale dello spettatore in un gioco di sovversione, corrosione e transfert delle nozioni comunemente accettate di erotismo, magia, genere, edonismo, eccesso e sapere artigiano. Le sculture realizzate per la mostra Capital Vice rientrano pienamente in questo gioco, rispondendo da un lato al bisogno dell’artista di dare corpo concreto e assoluto alle proprie visioni, inquietudini e provocazioni, dall’altro alla consapevolezza del rapporto di complicità, studio, coinvolgimento e diffidenza che le immagini stabiliscono con l’osservatore.
 
Zoe Williams ha immaginato le quattro stanze della galleria ABC-ARTE come altrettante scene di uno sviluppo narrativo drammatico, che può ricordare tanto una rappresentazione teatrale medievale quanto un horror di Dario Argento. La mostra è infatti un dramma psicosessuale scandito in quattro tempi, durante i quali si palesano oggetti e personaggi simbolici e misteriosi, incorporati in smalti e colori brillanti e seducenti: busti femminili, figure mitologiche, grottesche specchianti, scarpette, accessori e fantastici vasi barocchi.
 
Molteplici i livelli di senso che sorreggono l’impalcatura concettuale della mostra: Capital Vice come i sette vizi capitali alla base della dottrina teologica cristiana (di cui troviamo simbolici riferimenti nel rosso cardinale e nei sublimi decori barocchi) e allo stesso tempo come il vizio originario del capitalismo, ovvero il consumo e la mercificazione dell’individuo (dove il rosso intenso delle opere trasla nella passione pulsante e sanguinolenta dei corpi sensuali, opulenti e ambigui). L’estetica e la storia genovesi, che fanno da sfondo alla galleria, infondono ispirazione e sfarzo alle sculture ceramiche e alle installazioni polimateriche di Zoe Williams. Il denaro sonante e lo sterco, le polene delle navi, le rose, gli attributi sessuali di figure mitologiche come la Gorgone, risuscitano il macabro rito di purificazione necessario al compiersi dell’epifania del dio e, nello stesso tempo, ci avvicinano pericolosamente al baratro della mercificazione, della scommessa e dell’avidità.
 
La mostra alla ABC-ARTE è accompagnata da un nuovo volume monografico bilingue, ABC-ARTE edizioni, con saggio del curatore Luca Bochichio, il contributo critico di Caterina Avataneo ed un ricco apparato documentale.