Opening HERMANN NITSCH. CATHARTIC AVERSION: Paintings, Actions, Relics and Musical Scores 1962 - 2020

ABC-ARTE ONE OF, Via Santa Croce 21, Milano 8 Giugno 2023 
ABC-ARTE ONE OF, Via Santa Croce 21, Milano Dalle 18:30

HERMANN NITSCH

CATHARTIC AVERSION

Paintings, Actions, Relics and Musical Scores 1962 - 2020

 

08 GIU. | 18:30

Via Santa Croce 21, Milano

 

DEVI MORIRE (dissing love), battle, responsorio, blind date”.

Performance musicale di Marino Formenti e Andrea Riccio

 
ABC-ARTE ONE OF a partire da Giovedì 8 giugno, svolgerà l’atto conclusivo dell’ampia retrospettiva che la galleria sta dedicando al Maestro Hermann Nitsch: da Genova a Milano, per la prima volta una galleria italiana presenta una mostra totalizzante su sessant'anni di pratica artistica, grazie alla preziosa collaborazione con il Museo Hermann Nitsch di Napoli e con la curatela di Flaminio Gualdoni.
 
Questa mostra di Hermann Nitsch non è la semplice presentazione di ciò che, inanimato, resta delle azioni che ha provocato o accompagnato, ma si carica di un’ulteriore diversa vitalità, dotata di un forte e specifico grado di autonomia significativa. La mostra allestita da ABC-ARTE nella sede storica di Genova, con appendice autonoma nella sede di Milano, ABC-ARTE ONE OF, è il tentativo di dar conto, attraverso l’uso di materie dense e gesti spontanei, del mondo totale di esperienza praticata da Nitsch, fondatore nel 1975 del Das Orgien Mysterien Theater, che fa da filo conduttore di tutta la sua opera.
 
A Milano grandi tele, in cui la dominante gialla e la componente pittorica sono prevalenti, inducono una riflessione sull’Esistere. 79.malaktion, 2018 irradia di luce lo spazio, concentrando il pensiero su un’unica grande installazione Omaggio ad Alberto Burri, 2015.
 
Ancora una volta l’opera del grande Maestro austriaco evolve in un momento performativo dato dalla partecipazione collettiva dei suoi estimatori. Considerato uno dei musicisti più interessanti della sua generazione Marino Formenti con Andrea Riccio decide di omaggiare il grande Maestro, Padre dell’Azionismo Viennese con la performance dal titolo provocatorio: “DEVI MORIRE (dissing love), battle, responsorio, blind date”.
 
La presenza di Hermann Nitsch a Milano sarà ulteriormente omaggiata attraverso una speciale collaborazione con l'Università Bocconi che, a partire dal 21 settembre 2023, ospiterà presso gli spazi della Bocconi Art Gallery l'opera 79.malaktion del 2018.
 
Il volume monografico bilingue, ABC-ARTE edizioni, con testi del curatore Flaminio Gualdoni e altri studiosi, sarà presentato con un ricco apparato documentale a conclusione del periodo espositivo.
 
L’8 giugno 2023 Milano, a partire dalle 18,30 in Via Santa Croce 21 (Piazza Sant’Eustorgio) la performance di Marino Formenti e Andrea Riccio animerà lo spazio pubblico al grido di battaglia DEVI MORIRE battaglia di ogni dissing, il motto apparentemente feroce di ogni scontro antagonista. Tradotto in latino significa semplicemente: memento mori.
 
Morire vuol dire anche non apparire, sparire, non esprimere, non esprimersi, non raccontarsi, non essere più.
Certo, più facile a dirsi: è un koan/paradosso da legnate sulle spalle punitive programmate.
DEVI MORIRE può essere il più tenerissimo augurio: augurarsi il nulla.
Si more danzando, bevendo, mangiando con quella carogna morire bisogna.
(Anonimo, La Passacaglia della Vita, da Canzonette Spirituali e Morali, Milano 1657)
 

La partecipazione è libera fino ad esaurimento posti

 

 

 

Biografie degli artisti
 
HERMANN NITSCH nato a Vienna nel 1938, si diploma come grafico pubblicitario e lavora dapprima al Technisches Museum (Museo della Tecnica) a Vienna. Pochi anni dopo nascono le sue prime idee sull'azione pittorica e sul Das Orgien Mysterien Theater (letteralmente, il Teatro delle Orge e dei Misteri), che lo seguiranno come filo conduttore per il resto del suo sviluppo artistico. Nel 1961 nascono i primi Schüttbilder (opere create gettando colore e sangue sulla tela; fra l'altro una tecnica molto amata dagli azionisti viennesi) e Nitsch partecipa a diverse azioni e mostre a Vienna, che lo porteranno a tre arresti e diversi processi. Verso la metà degli anni sessanta, inizia a formare assieme ad altri artisti come Günter Brus, Otto Mühl e Rudolf Schwarzkogler quel movimento che sarebbe stato poi famoso come Azionismo Viennese, esportando questa forma artistica anche in diverse città nordeuropee e negli Stati Uniti. Nel 1968, a causa di vicende giudiziarie, è costretto a trasferirsi in Germania, e ritorna in Austria appena nel 1971, a sud di Vienna, del castello di Prinzendorf, dove terrà da quel momento in poi tutte le sue azioni, e in particolare la performance Das Orgien Mysterien Theater. Tra le sue opere più importanti si ricordano 6-Tage-Spiel (rito delle sei giornate) nell'estate del 1988 con la regia di Alfred Gulden e la sua 120ma azione sotto forma di 2-Tage-Spiel (rito delle due giornate) nel 2004. Nitsch ha partecipato come artista a Documenta 5 nel 1972 e a Documenta 7 a Kassel nel 1982.
 
Collezioni pubbliche in Italia - Selezionate
 
CIAC Centro Italiano d’Arte Contemporanea, Foligno Italia; Castello di Rivoli, Torino Italia; Casa Serpone, Torrita Tiberina (Roma) Italia; MAMBO Galleria d'Arte Moderna, Bologna Italia; MART Museo di Arte; Moderna e Contemporanea, Trento Italia; Museo di Capodimonte, Napoli Italia; Pio Monte della Misericordia, Napoli Italia
 
Collezioni pubbliche internazionali - Selezionate
 
AGO Art Gallery of Ontario, Toronto Canada; Centre Georges Pompidou, Paris Francia; Essl Collection of Contemporary Art, Klosterneuburg Austria; Ferdinandeum, Innsbruck Austria; Galerie Lenbachhaus, Monaco di Baviera Germania; Guggenheim Collection, New York USA; Kunsthalle, Hamburg Germania; Kunstmuseum, Berna Svizzera; Kunstmuseum Winterthur, Svizzera; Kunstsammlung Nordrhein-Westfalen, Düsseldorf Germania; Busch-Reisinger Museum Harvard University, Cambridge USA; Metropolitan Museum of Art, New York USA; MOMA Museum of Modern Art, New York USA; Moderna Museet, Stoccolma Svezia Mumok – Museum Moderner Kunst Stiftung Ludwig, Wien Austria; Museum Ludwig, Colonia Germania; Museum University of Yale, New Haven USA; Nationalgalerie, Berlino Germania; Nitsch Museum, Mistelbach Austria; Rupertinum, Salisburgo Austria; Walker Kind Center, Minneapolis USA; Staatsgalerie; Stuttgart Germania; Stedelijk Museum, Amsterdam Paesi Bassi; Tate Gallery, London UK; Van Abbemuseum, Eindhoven Paesi Bassi.
 
 
 
MARINO FORMENTI pianista/performer/direttore Salutato dal Los Angeles Times come il "Glenn Gould for the 21st Century“. "Best of New York Times 2014" e "Best of the New Yorker 2015" per la performance LISZT INSPECTIONS. I suoi lavori esplorano di norma la "musica" di là dell'esperienza concertistica: - In NOWHERE (New York, Berlino, Buenos Aires etc.) vive, dorme, mangia e suona per settimane e settimane senza interruzione, nella speranza di "sparire nella musica". - ONE TO ONE, concepita per Art Basel e ripetuta in diversi continenti è un incontro con uno/a visitatore; incontro che per ora ha avuto la durata massima di un giorno intero con uno/a sconosciuto/a. Gli incontri si sono cristallizzati nell'installazione SELBER KÜNSTLER ("Artista sarà Lei", 2014). - nel Film SCHUBERT UND ICH (Österreichischer Filmpreis 2014) interpreta i Lieder di Franz Schubert con persone comuni; il film, pluripremiato, documenta il viaggio intimo e musicale dei sei protagonisti. - In TRIESTERSTRASSE 66 (Graz 2020) ha vissuto per un mese intero in una casa popolare suonando con tutti e concependo una performance collettiva e "alla pari" con tutti. È regolare ospite di: Musikverein Vienna, Festival di Salisburgo, Festival di Lucerna, Aspen Festival o il Festival d'Automne Parigi. "Artist in Residence" al Lincoln Center di New York, Wigmore Hall di Londra o il Teatro Colòn di Buenos Aires. Come solista ha suonato più volte con New York Philharmonics, Los Angeles Philharmonics, Cleveland Orchestra, Mahler Chamber Orchestra - e con i direttori Gustavo Dudamel, Kent Nagano, Fraz Welser Möst o Daniel Harding. Nel campo dell'Arte ha presentato lavori a: Palais de Tokio Parigi, Art Basel, MUMOK Wien, Gulbenkian Lisbona, Kunsthaus Bregenz. Ha diretto al Teatro alla Scala in collaborazione con Maurizio Pollini al Parco della Musica di Roma, al Ravenna Festival o alla Salle Pleyel di Parigi.
 
 
ANDREA RICCIO pianista/performer. Nato a Napoli nel 2001, è certamente una delle più interessanti promesse del giovane pianismo italiano. Celebrato da La Repubblica come "vero virtuoso del pianoforte" e dalla influente “Konsequenz” per la “straordinaria lucidità interpretativa" ed il "suono limpido e pulito", è sempre alla ricerca di nuovi orizzonti e di nuovi formati concertistici. Il suo repertorio spazia dalla musica antica alla musica d’avanguardia ed è spesso orientato alla scoperta e alla diffusione di nuove idee e nuove estetiche. Nonostante la giovanissima età, è già regolare ospite di alcune tra le maggiori istituzioni musicali, tra cui il Teatro San Carlo di Napoli, il Festival dei Due Mondi di Spoleto, il Mozarteum di Salisburgo, il Ravello Festival. Il suo campo di interesse spazia dalla musica alle arti, come dimostrano le frequenti collaborazioni con istituzioni artistiche, come il Museo Nitsch e la Casa Morra di Napoli, con cui collabora frequentemente. In collaborazione con “Konsequenz” ha contribuito all' immportante antologia “Approdi, avanguardie musicali a Napoli”, partecipando tra l'altro con numerose incisioni che hanno avuto notevole risonanza. Vincitore di concorsi internazionali - ‘Ischia International Piano Competition’ di Napoli, “Premio Franz Liszt 2019” e finalista della “Steinway Piano Competition”. Summa cum Laude del Conservatorio “San Pietro a Majella” di Napoli e laureato del prestigiosissimo Mozarteum di Salisburgo.