Luca Serra nasce a Bologna nel 1962.

Dopo essersi diplomato al Liceo Artistico nel 1984 compie un viaggio nel sud della Spagna, esperienza che gli provocherà una forte suggestione. Incoraggiato da Giovanni d'Agostino si iscrive all'Accademia di Belle Arti. Contemporaneamente lavora nel settore della pubblicità ed editoria e nel 1986 è socio fondatore di un'agenzia di grafica. Lavora saltuariamente per alcuni anni come consulente informatico, editoriale e pubblicitario. Nel 1988 si diploma all'Accademia e viaggia tra Roma e Madrid. Incomincia a riflettere sulla pittura e a dipingere.

 

Durante la realizzazione di una serie di piccole sculture in piombo, la sua attenzione si sposta dall'opera originaria ai calchi in gesso usati per la fusione, e in particolare al rapporto tra i materiali usati per eseguirli e distaccarli, gesso e grafite, e soprattutto alla loro reciproca modificazione.

Da questa analisi nasce una serie di opere in gesso e grafite, esposte nel 1991 nella mostra personale "Abîme", Galleria Aperta, Modena.

 

La pittura qui sottoposta ad una tecnica scultorea, il procedimento del calco, viene intesa come rapporto tra l'idea e il suo esito finale, tra l'intenzione del fare e ciò che effettivamente viene prodotto, ovvero il processo che si innesta tra l'idea e la sua forma realizzata, concetti in obbligata contraddizione.

 

"…Per far sì che un'immagine - il quadro, non sia solo una composizione estetica ma si converta in storia, in tempo, in accadimento, per trasformare l'astrazione dell'immagine e sottoporla ad un'esperienza reale, concreta, ho finalmente adottato un procedimento, una sintesi di diverse reazioni che avevano attirato la mia attenzione…."

 

Questo interesse per la pittura come rapporto tra l'idea e il suo esito finale, come relazione alchemica degli elementi e l'impossibilità di controllarli completamente, rimarrà una costante del suo lavoro negli anni successivi. Nel primo ciclo di opere su tela "Pittura senza qualità proprie", l'artista sperimenta nuovi materiali e il titolo riassume il processo oggettivizzante del calco e il senso iniziatico del suo fare artistico. Viene invitato ad alcune manifestazioni: la Biennale dei Giovani Artisti dell'Europa Mediterranea, 1992, Valencia, Iceberg '92, Galleria Neon, Bologna, Biennale Giovani, Rijeka, 1993.

 

Continua intanto a lavorare nella grafica applicata e a curare l'aspetto visivo di trasmissioni televisive. E' coautore di video animazione, sigle animate e video-clip. Ma il suo interesse fondamentale rimane la pittura.

 

Nel 1995 inaugura una personale al Kunstverein Nord - Galerie Z&M, Bremen, e partecipa alla collettiva: "Non Plus Ultra" presso la Lorenzelli Arte di Milano con la quale inizia un sodalizio. E' invitato nel 1996 alla 48ª Edizione Premio Michetti, partecipa inoltre alla collettiva "Consistenza della Pittura" al Palazzo dei Diamanti di Rovereto e a "Superfici e attrazioni" alla Civica Raccolta Del Disegno di Salò (acquisizioni 1996).

 

La continua ricerca pittorica, "sull'immagine progettata a priori come atto e non come risultato", lo conduce al ciclo "Conversazioni" che espone alla galleria Otto di Bologna e successivamente alla mostra: "Corrispondenze" tenutasi presso Lorenzelli Arte di Milano nel 1998.

Nel 1999 torna nel sud della Spagna, si stabilisce vicino ad Almeria e inizia la collaborazione con la Galerie Carzaniga + Ueker di Basilea con il ciclo "Morado" ispirato ad una serie di paesaggi ed esposto nella collettiva: "6 Junge Kunstler aus Deutschland, Italien und der Schweiz",

 

Nel 2000-2001 viaggia tra la Spagna e l'Italia e partecipa ad esposizioni in spazi istituzionali pubblici e gallerie private: "Sulla Pittura - Artisti Italiani sotto i quarant'anni" Palazzo Sarcinelli, (TV), "Materiale Immateriale" Galleria Civica D'Arte Contemporanea, S. Martino Valle Caudina (AV), "Zeitgenössische Kunst aus Italien", Galerie Carzaniga + Ueker, Basel, "Malerei: 8 Positionen", Galerie Werner Bommer, Zürich.

 

Nel 2001 esegue la serie di opere "Caucho", prodotte con un caucciù dal particolare colore rosso ossido, ciclo successivamente esposto nella personale alla Galerie Carzaniga + Ueker, Basel.

 

Il materiale qui utilizzato, questo caucciù dal particolare colore rosso ossido, ricorrerà in seguito dopo le serie in gomma grigia di "Pestabile" e "Choupolvosis", ricerche esposte alla Galerie Doris Wullkopf, Lindau, 2002 e "Cuentos de la respiración", Galerie Carzaniga + Ueker, Basel, 2003.

 

Partecipa a numerose esposizioni collettive quali "VULGARis", S. Michele Arcangelo, Pieve di Gombola (Polignago) , "Anni '70 '80 '90", Lorenzelli Arte, Milano, "Generazione astratta III", Pontedera (Pi), "Senza titolo/ Untitled", Mar & Partners, Torino.

Nello studio in Andalucia sviluppa un nuovo ciclo di lavori, dove al tentativo di considerare l'immagine non come invenzione ma come oggettiva esposizione della relazione occorsa tra le cause che l'hanno prodotta, si aggiunge la consapevolezza delle conseguenze che si producono ad ogni scelta estetica e di procedimento.

 

Cosi con il ciclo "Irreversible", le tonalità predominanti delle opere si estremizzano su due "timbri" contropposti, il bianco e il nero, o meglio il chiaro e lo scuro, poli alterni che si sviluppano e completano nei cicli "El embrujo del hombre del saco", esposti nella galleria VV8 Arte Contemporanea, Reggio Emilia 2009, e "Dilema, el Hombre del Saco y Otros Accidentes", presso la Galerie Carzaniga, Basel 2010,

 

Lo stesso procedimento di calco, unito alla continua ricerca di possibilità pittoriche, e quindi alla sperimentazioni su materiali diversi, sfocia nel cemento grigio di "Gris y Grandes Dibujos", Lorenzelli Arte, Milano, 2012. L'artista unisce alle tonalità terra e alle campiture grigie, forme nere o rosse: "impronte prodotte accidentalmente", a sottolineare come il gesto automatico del "cancellare" gocce di colore strofinandole per azzerarle, produca invece una traccia più ampia e personale, un'"Impronta", diversa e opposta alle intenzioni che l'hanno provocata.

 

Prosegue il suo lavoro su questa idea di "Orma Involontaria" con "Huella y Dibujos", mostra realizzata in collaborazione con Spazia Galleria d'Arte, Bologna, ottobre 2012 e successivamente con la Galerie Carzaniga di Basilea nel Dicembre - Gennaio 2013.

 

Nella convinzione che per essere credibile l'opera deve essere sottoposta alle stesse leggi della fortuna e della casualità che reggono la realtà stessa, il processo del calco rimane una costante del lavoro dell'artista, continuando il tentativo di trascendere "l'artificio" in favore di una "realtà", appropriandosi delle limitazioni obbligate dalla stessa tecnica adottata, ed usando come elemento estetico le necessità tecniche e fisiche necessarie alla realizzazione, come le strutture - architetture (il supporto) che diventano composizione, o dove il colore (fondamentalmente gessi e cementi) è necessario, prima che elemento estetico, come materiale distaccante del calco (la tela) dal supporto.

 

Sempre interessandosi al motivo per cui le cose hanno un aspetto e non un'altro, e alla catena di decisioni e coincidenze che le hanno dato forma - quindi alla "storia" del farsi dell'opera, o meglio al "racconto" ("Cuento" in spagnolo, titolo ricorrente nei cicli dell'artista) - la ricerca precedente si unisce a una riflessione sulla necessità dell'illusione, dovendo "progettare" ogni opera con l'idea di portare a termine ciò che - a priori - non potrà essere quello che è stato progettato, forse consapevole di avere più bisogno della ricerca che dei risultati.

 

Una specie di "dichiarazione di resa" rispetto al mondo reale, che dará luogo a "Cuento Chino" (letteralmente "favola cinese", in realtà storiella, frottola), esposizione alla Galleria VV8 Artecontemporanea nell'aprile 2015 e con lo stesso titolo nell'ottobre sempre 2015 alla Galerie Carzaniga, Basel.

 

Una selezione delle due mostre sarà poi esposta alla Galerie Werner Bommer, Zurigo, nel giugno 2016.

 

La fascinazione verso altri materiali (come precedentemente il rosso del caucciù, o il bianco di "Piár" ["Limpiar", pulire] ) sfocia dopo diversi tentativi nell'azzurro "Añil", (Indaco, il pigmento usato nel mediterraneo per imbiancare a calce).

 

Se prima la "necessità tecnica" di campiture monocrome e tonali (dovendo rispettare la tintura del catrame), obbligavano il gesto ad essere "riempito" e in qualche modo azzerato, portato a superficie omogenea per essere funzionale, l'acquisita capacità tecnica e il colore, trasformato da tono a timbro, inverte quindi le necessità, perlomeno cromatiche; e se il gesto aveva dovuto diventare campitura, qui il colore obbliga finalmente la superficie a ritornare gesto, come nel ciclo esposto in "Luca Serra - Añil", Galleria ABC-Arte, Genova, Gennaio 2018.

 

Il suo lavoro viene esposto con continuità a Fiere d'Arte nazionali e internazionali quali Basilea, Bologna, Colonia, Milano, Torino, Zurigo.

 

PRINCIPALI ESIBIZIONI

 

2017

Luca Serra. Añil, ABC-ARTE, text by Flaminio Gualdoni, Genoa, IT.

2016
LUCA SERRA / MARKUS GRAF, Galerie Werner Bommer, Zürich, CH.

2015
Cuento Chino, Galerie Carzaniga, catalogue with 30 colour plates, text by Alberto Zanchetta, Basel, CH.
Olé (with Juan Olivares), Spazia Galleria d'Arte, Bologna. IT.
Cuento Chino, VV8 Artecontemporanea, Reggio Emilia, IT.

2013
Black & White, La ragione e la passione / Reason & Passion, Lorenzelli Arte, Milano, IT.

2012
Huella y Dibujos, Galerie Carzaniga, Basel, catalogue with 33 colour plates, text by Claudio Cerritelli, Basel, CH.
Biennale Italia - Cina, Villa Reale di Monza, Monza, IT.
Italico, Spazia galleria d'arte, catalogue with 33 colour plates, text by Claudio Cerritelli, Bologna, IT.
Identità e paesaggio, VV8 Arte Contemporanea, Reggio Emilia, IT.
Gris y Grandes Dibujos, Lorenzelli Arte, catalogue with 35 colour plates, text by Claudio Cerritelli, Milano, IT.

2010
Dilema, el Hombre del Saco y Otros Accidentes, Galerie Carzaniga, catalogue with 24 colour plates, Basel, CH.
Sussurro...Whisper..., Lorenzelli Arte, Milano, IT.

2009
El embrujo del hombre del saco, VV8 Arte Contemporanea, Reggio Emilia, IT.

2007
Irreversible, Galerie Carzaniga, catalogue with 35 colour plates, text by Ivan Quaroni, Basel, CH.
Tredici artisti, tredici proposte, Lorenzelli Arte, Milano, IT.

2006
Senza titolo/ untitled, Mar & Partners, Torino, IT.

2004
Direzioni/Diverse, Centro Studi Lucio Colletti, Bosa, IT.

2003
Cuentos de la Respiración, Galerie Carzaniga-Ueker, catalogue, text by Alberto Zanchetta, Basel, IT.
VULGARis, S. Michele Arcangelo, Pieve di Gombola - Polignago, IT.
Anni '70 '80 '90, Lorenzelli Arte, Milano, IT.
Generazione astratta III, Centro per l'Arte Otello Cirri, catalogue, text by Beatrice Buscaroli, Pontedera, IT.

2002
Junge Künstler aus Bologna, Galerie Doris Wullkopf, Lindau, D.

2001
Caucho, Galerie Carzaniga-Ueker, Basel, CH.
Malerei: 8 Positionen, Galerie Werner Bommer, Zürich, CH.

2000
Materiale Immateriale, Galleria Civica D'Arte Contemporanea, catalogue, S. Martino Valle Caudina, IT.
Zeitgenössische Kunst aus Italien, Carzaniga + Ueker, Basel, CH.

1999
6 Junge Kunstler aus Deutschland, Italien und der Schweiz, Galerie Carzaniga+Ueker, Basel, CH.
Sulla Pittura - Artisti Italiani sotto i quarant'anni, Palazzo Sarcinelli, Conegliano, IT.

1998
Corrispondenze, Lorenzelli Arte, Milano, IT.

1997
Conversazioni, Galleria Otto Arte Contemporanea, catalogue, text by Walter Guadagnini, Bologna, IT.
Alternative, Palazzo Cicognani, Busto Arsizio, Milano, IT.
Magna Charta, Milano, IT.
Attenzione alla Solitudine del Museo, Studio Ercolani, Bologna, IT.

1996
Consistenza della Pittura, 48ª Edizione Premio Michetti, catalogue, Francavilla Al Mare, Pescara, IT.
Superfici e attrazioni, Palazzo dei diamanti, Rovereto, IT.

1995
Pittura Senza Qualità Proprie, Kunstverein Nord - Galerie Z&M, Bremen, D.
Non Plus Ultra, Lorenzelli Arte, Milano, IT.

1993
Biennale Giovani, Rijeka, EW.

1992
Biennale dei Giovani Artisti dell'Europa Mediterranea, Valencia, E.

1991
Abîme, Galleria Aperta, Modena, IT.