Tomas Rajlich

personale dell'artista al Museo Bojimans a Rotterdam

Dal 10 Febbraio al 27 Maggio, il Museum Boijmans Van Beuningen esibisce lavori dell'artista Ceco-Olandese Tomas Rajlich.

 

La mostra offre una ineguagliabile esperienza tra spazio e colore. Molte  monumentali  tele di  Tomas Rajlich's, che l'artists ha consegnato al Museum Boijmans Van Beuningen, ci invitano a ripensare la natura del dipingere.

La Pittura fu dichiarata morta nei primi anni del 1970. Tomas Rajlich (classe 1940) si oppose a questa dichiarazione e fece rivivere la Pittura ponendo come indagine al centro dei suoi quadri, il gesto stesso del dipingere.

Nel 1975 Rajlich fu uno dei più importanti esponenti della Pittura Fondamentale: un concetto di opera in cui l'idea ed i materiali sono considerati inseparabili. Rajlich si considera ancora un pittore Fondamentale e continua a sviluppare tutt'oggi questo concetto.

La griglia che è stata così caratterizzante nei primi lavori di Rajlich sembra essere sparita per lasciare il posto ai lavori monocromatici su tela. La griglia è diventata semplicemtne uno degli elementi, come la pittura, il glitter ed il lino che Rajlich usa per creare le sue particolari opere.

 

 

"Artista pressoché sconosciuto da noi per una delle numerose bizzarrie di critica mercato e affini – ma già nel 1974 esponeva a Milano da Françoise Lambert – Rajlich è una figura chiave della stagione della pittura analitica nordica. 

In Olanda, dove ha vissuto a lungo, è di casa, anche se è ceco per nascita e per prima formazione: i suoi avvii datano al praghese Klub Konkretistů, 1966, emulo di Azimut e Zero e affini.

Da subito è una posizione radicale. Quando passa in Olanda è la fine del decennio e subito si presenta con le Strutture, campiture acrome solcate da una griglia riquadrata che molto devono, almeno per concezione, a Manzoni.

L’evoluzione naturale è però nel segno della monocromia e, per molti versi, della tautocromia: un colore che enuncia solo se stesso, sino a vertici di vertigine visiva nel rapporto con la luce. Sempre meno enunciativo, il lavoro maturo di Rajlich è una esplorazione continua del colore e delle sue tessiture fisiche per cavarne tonalità del tutto qualitative, dando corso a un passo poetico che, senza mai farsi retorico, ne vivifichi effettivamente l’anima, facendosi aura."

 

da Flaminio Gualdoni.com

 

 

Tomas Rajlich

10 febbraio  - 27 Maggio 2018

 

Museum Boijmans Van Beuningen

Museumpark 18-20,

3015 CX, Rotterdam, NL

Febbraio 6, 2018